Il dm 560/2017, in attuazione delle disposizione previste dal Codice appalti (dlgs 50/2016), ha definito le modalità i tempi di progressiva introduzione del BIM negli appalti pubblici.

E’ prevista un’introduzione graduale dell’obbligo di adozione del BIM: infatti è già obbligatorio dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a 100 milioni di euro, e poi via via lo sarà  per importi minori a decorrere dagli anni successivi.

Entrando nello specifico, la nuova metodologia può già essere utilizzata dalle stazioni appaltanti che abbiano ottemperato agli adempimenti preliminari (con l’opportuna formazione).

L’obbligo vero e proprio ha un’introduzione progressiva:

  • dal 2019 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro;
  • dal 2020 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di euro;
  • dal 2021 per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro
  • dal 2022 per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui all’articolo 35 del codice dei contratti pubblici
  • dal 2023 per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro
  • dal 2025 per le nuove opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro

Pertanto, dal 2025 l’obbligo di adozione del BIM riguarderà tutte le opere pubbliche.